Thursday, January 31, 2013

THE RAINBOW LADIES: YELLOW Orly Lemonade


"Se la vita ti da dei limoni, fatti una limonata".
E con questa perla di saggezza, vi rivelo la mia scelta per il colore odierno - il giallo : Orly Lemonade.



Thursday, January 24, 2013

THE RAINBOW LADIES: ORANGE Chanel 307 Orange Fizz




Lo smalto arancio di oggi in realtà è un bel salmone. O è un pesca? Insomma, è un arancio con una punta di rosso, Orange Fizz di Chanel. Proviene dalla collezione estiva del 2009 e siccome io adoro l'arancio sulle unghie in estate, e siccome questo l'era un colore più che discreto, è finito nel mio allora scarno mobiletto del maquillage come regalo di compleanno. Sì, preso a Giugno. Con un mese d'anticipo. Problemi?!


Thursday, January 17, 2013

THE RAINBOW LADIES: RED OPI Big Apple Red




Ed eccoci con un'altra sfida! Oddio, sfida... diciamo più avventura, và!
Visto il successo dell'ABC Challenge ( e che nervi non essere riuscita a finire tutto!), le mie compagne di boccetta mi hanno proposto un'altra idea, una serie di post gemelli per tutti e sette i colori dell'arcobaleno, più l'ottavo bonus (se avete qualche idea in mente, spifferatela pure).
Le mie amichette, le altre Rainbow Ladies che sono brave e non delle lavative come me che sparisco per secoli (sì, sono viva, solo un po' sballottata), han fatto la scorsa settimana un post preview (che ho cannato clamorosamente). Questa volta siamo una marea... ed io ho le unghie ai minimi termini, ma vabbé, ho un bel po' di smalti da ritirare fuori dal cassetto!
Prima puntata, ROSSO. (Sì, mi spiccio, sennò Simona dice che scrivo papiri!)
La mia scelta è OPI Big Apple Red.


Thursday, January 10, 2013

Rescue Remedy#1 - Come salvare uno smalto seccato

In pratica, in questo spazio troveranno posto i suggerimenti ed i trucchi per risolvere tutti quei piccoli drammi che avvengono non solo all’ultimo minuto, ma anche quando andiamo di fretta che più fretta non si può.Iniziamo da un argomento che mi sta particolarmente a cuore, come avrete capito sia dai primissimi post, sia dal titolo del post: come salvare uno smalto che si è seccato.




Qualche anno fa avevo uno smalto bellissimo della Corolle- L’Oréal. Un turchese stupendo. Uno di quei colori che si possono portare anche d’inverno e anche sulle pelli bianche come la mia. Poi, un giorno, mentre mi stavo preparando per una festa, scopro con orrore che lo smalto s’era seccato e non ho potuto far altro che buttarlo, con grande dispiacere. Poi, un mese fa, la Patty (la mia amica manicurista) mi rivela un trucco per salvare gli smalti che si sono seccati, un trucco così facile che mi sono detta che dovevo condividerlo. Assolutamente. Sì, certo, esistono i prodotti specifici per questi disastri, ma come fare se a) non conosciamo il prodotto e b) non lo abbiamo in casa? La risposta è rosa e si chiama alcool etilico denaturato. Ma analizziamo prima il come e il perché del problema, per evitare che si presenti o che capiti una seconda volta (Errare humanum est. Perseverare diabolicus, dicevano i latini.)
In che modo si seccano gli smalti? Il nemico numero uno, ragazze, è l’aria. Il trucco è quello di richiudere ermeticamente le boccette dopo aver usato lo smalto e fare attenzione che siano effettivamente chiuse. A volte un tappo può girare a vuoto per mille ragioni (l’abbiamo inserito male, ci sono dei residui che fanno massa) e noi possiamo rimettere a posto una boccetta che invece a posto non è, finendo con il ritrovarci la prossima volta con uno smalto che non scorre, che fila come un pezzo di mozzarella su una pizza e che non si asciugherà mai. Ma proprio MAI.
Ma l’aria potrebbe entrare nella boccetta anche in un altro modo, e molto meno subdolo, quando facciamo la manicure. Ci ricordiamo di rimettere sempre dentro la boccetta il tappo, tra una passata e l’altra, oppure lo lasciamo chissà dove? Se la risposta è sì, allora dobbiamo soltanto fare attenzione a chiudere bene le boccette quando le rimettiamo via. Se la risposta, invece è no, e lasciate il tappo fuori dalla boccetta mentre aspettate che si asciughi lo smalto, allora occorre cambiare abitudini e ricordarsi di inserire sempre il tappo nella boccetta mentre non stiamo usando lo smalto. Sempre.
Inoltre, sarà bene imparare a pulire con un cotton fioc il collo della boccetta da residui di smalto (e magari imparare a non sbordare fuori), così da scongiurare qualsiasi tipo di ostruzione. È facile, ma bisogna avere la mano ferma e il cotton fioc (o il dischetto) non deve essere troppo imbevuto di solvente, che potrebbe cadervi nella boccetta e allora sì che sarebbero guai. La soluzione migliore, secondo me, è quella di usare le salviette già imbevute di solvente, così non correrete alcun rischio. Le trovate praticamente ovunque, sia in profumeria che nei supermercati. Le migliori, o quelle con cui mi trovo meglio, sono quelle della Revlon e quelle di Kiko.
Però tutte queste raccomandazioni sono inutili quando il danno è già fatto. E magari ci serve proprio quello smalto. E magari è un’occasione importante. E magari andiamo di fretta. Ora, se ci accorgiamo che lo smalto non va ( e lo capiamo non appena estraiamo il pennello dalla boccetta) è meglio non stenderlo affatto e cambiare smalto. Però, a volte non è così facile, direte voi, perché – e lo so bene- che lo smalto non tiene ce ne accorgiamo solo alla terza, quarta unghia, e nella stragrande maggioranza delle volte, abbiamo sempre scelto un colore scuro ( che implica un tempo maggiore per essere tolto).
Quindi, come fare? La soluzione migliore, oltre ad un controllo preventivo dello smalto che vogliamo indossare proprio in quella serata, è quella di togliere lo smalto (se lo abbiamo steso su una o due unghie) e prendere dell’alcool etilico. Avete presente quello che usiamo per disinfettare le cose? Esatto. Questo qui sotto.
Ne bastano poche gocce nella boccetta. Poche, mi raccomando. Chiudete il tappo ( e accertatevi che sia chiuso bene) e agitate lo smalto come fosse una maracas. Cinque minuti basteranno.

Questo come rimedio dell’ultimo momento. Consiglio, successivamente, e con un po’ di calma, di passare in rassegna tutti i vostri smalti. Prendete un pezzo di nastro adesivo trasparente. Passate sopra il pennellino. Se vedete che non scorre, o che fila subito, rivitalizzatelo come vi ho detto.
Il prodotto specifico per salvare i vostri smanti è il diluente. Lo producono diverse case cosmetiche, e lo trovate nelle migliori profumerie. Io posso consigliarvi quello di Mavala e quello di Clarissa Nails.
È la soluzione migliore, quella che magari è un po' più costosa di una bottiglia di alcool denaturato, ma che garantisce una ripresa sicura al cento per cento dei vostri smalti. Mi raccomando, però: è vero che ne bastano poche gocce, ma il diluente non fa miracoli. Abbiate cura dei vostri smalti e, di tanto in tanto, agitateli a testa in giù per un minuto o due.

Consiglio d'ascolto: Every Little Thing She Does is Magic - Police

<i>Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo</i>

Monday, January 7, 2013

Lezioni Pratiche #2 - Manicure in dieci passi



Una mano curata è un importantissimo biglietto da visita. È il primo contatto fisico che stringiamo quando conosciamo nuove persone, e dicono molte più cose di noi di quanto noi stesse non immaginiamo. Portiamo le unghie lunghe e curate? Ci piace dare di noi un'idea sofisticata e attenta alla nostra bellezza. Corte e curate? Siamo tipi pratici, sempre di corsa e che amiamo usare le mani per fare le cose.
Diverso è il discorso quando si porge una mano non curata o, peggio ancora, trasandata: è come una macchia su una tela. Quanti smalti sbiadiscono su mani imperfette, con le unghie mangiucchiate, le pellicine alzate e le cuticole arrossate? Prendiamo la buona abitudine di curare le nostre unghie (sto parlando anche a voi, cari i miei maschietti. Sì, lo so che ci leggete per curiosità, ma non fate gli indiani. Le unghie tenetele curate con il tagliaunghie, o finirete per graffiarci!). Non serve spenderci le ore sopra, ma basta una mezz'ora a settimana, magari mentre aspettiamo che si secchi la maschera anti-imperfezioni o il fango anti-cellulite.
Come si fa la manicure? Eccovela spiegata in dieci passi, step by step (ooh, baby! Gotta get to you girl...):

1) Pulite le unghie passandovi sopra un batuffolo imbevuto di solvente senza acetone. Fatelo anche se non portate lo smalto. Servirà a sgrassarle;



2) Immergete le mani per cinque minuti in acqua tiepida in cui avrete sciolto due scaglie due di sapone di marsiglia. Asciugatele bene con una salvietta;


3) Spingete delicatamente indietro le cuticole con un bastoncino d'arancio;



4) Tagliate, e solo con il tronchesino per pelli, le pellicine attorno all'unghia e le cuticole troppo spesse. Fate attenzione. Semmai doveste tagliarvi, mettete in conto di sanguinare per un bel pezzo, perché le dita sono irrorate dai capillari. Mettete la parte sotto il getto dell'acqua fredda.


5) Prendete la lima e date alle vostre unghie la forma che più vi piace. Tenendo conto delle inclinazioni e del gusto di ognuno, ricordate sempre queste piccole regole: la forma dell'unghia deve riprendere quella della base, e l'unghia ovale sta meglio su una superfice stretta, mentre la quadrata è ottimale per chi ha le unghie larghe;

5A)Ovale: Definite la lunghezza dell'unghia e passate la lima da sinistra a destra e viceversa, effettuando un movimento a mezzaluna;


5B) Squadrata: Definite la lunghezza e limate la punta dell'unghia stando parallele alla stessa. Stondate con il movimento a mezzaluna per smussare gli angoli;


6) Passate il blocchetto per definire meglio la limatura ed eliminare eventuali scagliette;


7) Fate adesso un bello scrub alle mani. In commercio ne trovate tanti già pronti, ma se amate i rimedi naturali, potete provare questo:
Scrub allo zucchero: si ottiene mescolando acqua e zucchero in proporzione di uno a cinque (una parte d'acqua per cinque di zucchero). Applicatelo sulle mani con un leggero massaggio e poi sciacquate;


8 ) È il momento della maschera: anche qui, in commercio esistono maschere per le mani per tutti i gusti e tutte le esigenze. Posso consigliarvi una bella maschera al miele e allo yogurt, da mescolare in parti uguali e da spalmare sulle mani, tenendo in posa per dieci minuti, venti al massimo. Oppure, dritta dritta dall'esperienza di un'amica manicurista, usate l'olio d'oliva. Spargetelo sulle mani, ungetele per bene e quindi rovesciate un paio di guanti in lattice monouso (altrimenti il talco si appiccicherà all'olio e amen) e infilateli. Potete tenerli su fino a quando l'olio non si sarà perfettamente assorbito. In ogni caso, ricordate sempre di indossare un paio di guanti in puro cotone, così da poter usare le mani mentre attendete che la maschera faccia il proprio lavoro. Sciacquate bene.


9) Passate l'olio per cuticole e massaggiatelo sino ad assorbimento. Se non l'avete, va bene anche l'olio d'oliva;


10) Passate la crema per le mani e massaggiate fino ad assorbimento;
10) Spend the hand cream and massage until absorbed;


Sì, lo so. A volte non abbiamo il tempo per fare tutti questi passaggi. Però, un quarto d'ora a settimana, magari il sabato e magari mentre stiamo con la maschera per il viso, sono sicura che riusciremo a trovarlo. Concediamoci una coccola speciale, tutta per noi. Ce lo meritiamo, no?

Consiglio d'ascolto: Step by step - New Kids on the Block

Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo

Friday, January 4, 2013

Lush - Meravigliosa




Oggi vi parlo di un prodotto che i miei amici mi hanno regalato per il mio compleanno (lo scorso anno). Si tratta della crema per il viso "Meravigliosa" di Lush, di cui vi posso parlare con cognizione di causa, dopo alcuni mesi di utilizzo.

Thursday, January 3, 2013

Lezioni Pratiche #1 - L'hennè, questo sconosciuto



L’Henné è una polvere ottenuta macinando le foglie essiccate di una pianta chiamata Lawsonia inermis, ed è uno strumento di seduzione nell’area mediorientale. Le donne egiziane lo usavano secoli e secoli or sono per dare dei seducenti riflessi rossi alle loro chiome scure, e in area musulmana, ancora oggi, le giovani spose hanno le mani ornate dai tatuaggi all’henné il giorno delle loro nozze (avete presente Madonna in Frozen? Ecco…). L’henné è anche una pianta a carattere antisettico, molto importante in tutte le regioni climatiche calde, e un impacco all’henné aiuta anche a normalizzare la produzione di seborrea del cuoio capelluto.


Ma come si usa l’hennè?
Innanzitutto, occorre fare una distinzione a monte. Non tutto quello che si chiama henné è veramente henné. Se chiedete in erboristeria vi diranno che esistono tre tipi di henné: neutro (foglie di cassia macinate), rosso (l’henné vero e proprio) e nero (anche detto indigo, che si ottiene dall’essiccazione delle foglie della Indigofera). Una volta esisteva anche l’henné biondo (lo so perché l’ho usato sul biondo cenere di mia madre), ma pare che adesso sia diventato più evanescente della Primula Rossa (tanto per restare in tema!) Di solito, anche per non ritrovarsi clienti con chiome rosso Ferrari, in erboristeria vi daranno una mistura di henné neutro e di henné rosso che varierà a seconda di quanto voi vogliate caricare il riflesso dei vostri capelli.
Un consiglio che vi posso dare è quello di andare per gradi. Reperite una tabella cromatica, anche su internet va bene, e non allontanatevi mai di due gradazioni massimo dal vostro colore naturale. Certo, esistono anche le coraggiose che, come la sottoscritta, passano con tranquillità dal biondo miele al nero corvino, ma consiglio comunque di fare attenzione quando si gioca con il rosso, perché è un riflesso molto particolare, sta bene a tutte, è vero, ma bisogna farci l’occhio. Paradossalmente, ci si abitua di più al riflesso corvino, o al biondo cenere che non ad un mogano! E tenete anche conto di un’altra cosa, che vi impegnerà nel tempo: il rosso è un colore che prende subito ed è un amico fedele, al punto che potreste impiegare un paio d'anni prima di smorzarlo ed eliminarlo dai vostri capelli. Ecco un altro motivo sensato per andarci con i piedi di piombo.
Un consiglio che posso fornire, qualora abbiate deciso di provarci, nonostante tutti i miei avvisi- e perché no? La bellezza è un gioco, ricordatevelo sempre! – è quello di ripetere ad intervalli di tre, quattro shampoo un’altra applicazione di henné, così da rinforzare il colore. Il tutto vi porterà via due settimane al massimo, e l’henné è un rimedio molto economico, naturale e che fa bene anche ai capelli, in quanto chiude le scaglie del fusto, dando alla chioma salute e corpo (doppie punte, addio!).
Per questo motivo, sconsiglio vivamente di effettuare una tintura dopo aver fatto l’henné, perché le tinture in commercio,soprattutto quelle a basso contenuto di ammoniaca, scivoleranno sui vostri capelli come acqua. Se vi siete stancate del rosso, fate un ciclo mensile dell’impacco all’olio d'oliva, una volta a settimana, che dovrebbe portar via il pigmento. Ricordate, però una grande verità: per pulire i capelli dall’impacco all’olio, da lasciare per tutta la notte  sui capelli, potreste dover fare anche tre passate di shampoo, aggredendo così i capelli. Ne vale la pena?

Se poi, nonostante tutte le raccomandazioni succitate non siete scappate urlando e volete comunque giocare con l’henné, il mio consiglio è quello di provare prima il neutro, tanto per rinforzare il capello, e poi passare magari al rosso. L’henné neutro dona dei riflessi ramati molto naturali, che stanno bene a tutte e che potranno aiutarvi a farci l’occhio. Ripeto: il rosso o lo ami o lo odi. Non ha vie di mezzo.

Ma veniamo al procedimento vero e proprio per usare l’henné neutro  e rosso (dell’indigo, che ha una tecnica particolare, parlerò in seguito).

Occorrente:
-Henné (ma va?) tanto quanto sono lunghi i vostri capelli. 250 grammi bastano per dei capelli sulle spalle;

-Una ciotola non metallica, perché il metallo potrebbe dar luogo a fastidiose ed indesiderate ossidazioni. Avete presente le ciotoline di plastica che si usano per la tintura da fare a casa? Le trovate nei negozi che vendono forniture per parrucchieri, ma potete usare anche quelle della ricotta;

-Un cucchiaio di legno,  vanno benissimo quelli che avete in casa per girare il sugo... a patto che poi lo usiate solo per l'hennè;

-Aceto bianco (o anche il rosso per dare riflessi più forti);

-Yogurt bianco, o mi uscite fuori come l’incantevole Creamy;

-Acqua calda, sarebbe meglio se metteste a scaldare dell’acqua distillata;

-Guanti di lattice (meglio sarebbero quelli che si usano per le pulizie, perché vi proteggono di più le mani);

-Pennello da tinta, che trovate sempre nei negozi di articoli per parrucchieri;

-Asciugamano sacrificabile (l’henné tinge senza appello);

-Olio d’oliva (meglio sarebbe avere della vasellina cosmetica);

-Carta argentata e pellicola trasparente;

Le quantità dell’henné variano a seconda di alcuni parametri, che sono: la lunghezza dei vostri capelli (più sono lunghi e più occorrerà materiale), la robustezza degli stessi (ne occorre meno per i capelli fini e di più per quelli grossi) e il grado di intensità che volete ottenere. Un’indicazione generale è che per capelli alle spalle basta un etto, un etto e mezzo di henné. Fatevelo pesare dall’erborista, così siete sicure di non usarne troppo o troppo poco. Tenete sempre comunque presente che, almeno per le prime volte, è meglio avere un po’ di prodotto in più piuttosto che rischiare di ritrovarsi senza. Poi che fate? Andate in giro con i capelli a strisce?
Controllate bene che quello che state maneggiando si tratti di henné puro o che non contenga anche del picramato. Il picramato dà un riflesso più forte, ma evitatelo come la peste se siete in garvidanza perché il picrmato di sodio è tossico per il feto!

Mettete l’henné nella ciotolina di plastica e versateci sopra l’acqua calda a filo. Amalgamate con il cucchiaio di legno la polvere e l’acqua, fino ad ottenere una sostanza cremosa. Aggiungete anche un cucchaio d’aceto, o succo di limone, che servirà a far prendere meglio il colore. Se l’henné è puro vi occorreranno 7-8 ore perché il processo sia compiuto, altrimenti basteranno venti minuti. In ogni caso, la mistura sarà pronta quando da marroncina diventerà di un bel rosso intenso. Se avete dimestichezza con le tinture che si realizzano in casa, potrete farvi l’henné da sole, senza uscire fuori come delle zebre a pois, ma se non siete sicure, chiedete l’aiuto di qualcuno di cui vi fidate e con cui vi piaccia passare del tempo (mamma, nonna, zia, amica del cuore, sorella, fidanzata, cognata, vicina… insomma, fate voi!).
Mentre aspettate che l’henné sia pronto, fate prima uno shampoo leggero (senza balsamo) che sgrassi i capelli e districateli con un pettine di legno a denti larghi. Tamponate i capelli e mettetevi sulle spalle l’asciugamano sacrificabile, e magari piazzate a terra e sui mobili del giornale per evitare che resti a lungo una chiazza rossastra che vi assicuro non farà piacere alle persone con cui condividete casa.
Pettinate i capelli all’indietro e passate a pochi millimetri dall’attaccatura dei capelli una spessa striscia (tre, quattro dita) di vasellina o di olio d'oliva: questo passaggio servirà ad evitare che restiate chiazzate di rosso sulla fonte. Non passate MAI la vasellina sui capelli. Se questo dovesse accadere, rilavateli. Proteggete allo stesso modo le orecchie e il collo. Posizionate una striscia di carta argentata sul collo, sistemandola tra la pelle e l’asciugamano.
L’henné è pronto? A questo punto versate lo yogurt, tanto quanto ne occorre per dare al composto l'apetto di una crema; questo passaggio servirà a nutrire i capelli e a lasciarli morbidi ed idratati. Mescolate bene. Dovrete ottenere una sostanza omogenea e senza grumi. Come la crema pasticcera.
Passate l’henné sui capelli, iniziando dal basso. La tecnica è la seguente: raccogliete i capelli con un mollettone sulla sommita della testa, lasciando solo le ciocche in basso. Intingete il pennello nella tintura, passatela prima sull’attaccatura della ciocca, sopra e sotto e poi sulle lunghezze. Ripetete questo passaggio fino a quando non avrete terminato tutte le ciocche. C’è anche chi si versa il composto sulla testa a mo’ di shampoo, ma, soprattutto le prime volte, c’è il rischio di lasciare qualche zona esposta. Vedete voi come vi trovate meglio. Vi avanza altra mistura?
Coprite alcune zone che potrebbero essere sfuggite, dietro le orecchie, e distribuitene un po’ sulle punte. Avvolgete i capelli sulla sommità della testa e copriteli con la carta argentata prima e con la pellicola trasparente poi, così da ottenere un turbante. Avvolgete attorno a questo turbante l’asciugamano sacrificabile e adesso non vi resta che pulir via eventuali schizzi di rosso e aspettare.
I tempi d’attesa sono puramente indicativi e variano a seconda se voi stiate usando il pigmento puro oppure no, e dall’intensità di rosso che volete ottenere. Più terrete in testa il prodotto, maggiore sarà il risultato che raggiungerete. Di norma si attende una mezz'ora, ma c’è anche chi tiene il composto in testa per tutta la notte ( in questo caso, stendete un altro asciugamano sacrificabile sulla federa del cuscino e inserite dell’ovatta lungo il perimetro del turbante).
Sciacquate via il colore con l’acqua tiepida (l’acqua troppo calda apre il fusto del capello, ed è un cavolo a tutt’uno, come si dice dalle mie parti…) e restate sotto il getto fino a quando l’acqua non sarà cristallina. Applicate il balsamo solo sulle punte e ammirate il risultato.

Note:
1) C’è chi, assieme all’aceto, aggiunge anche del tè molto forte, tipo english breakfast, come antiossidante e per dare maggior corpo ai riflessi. In questo caso, diminuite la quantità d’acqua. Il tè va bene anche per dare riflessi rossi ai vostri capelli, ma saranno più leggeri di quelli ottenuti con l'hennè;
2) L’henné tenderà a scaricare altro colore allo shampoo successivo. È normale. Usate sempre, però, degli asciugamani sacrificabili. L’henné macchia. Senza appello;
3) Eventuali schizzi sul lavabo del bagno o nella vasca vanno via grazie alla candeggina, ma vanno tolti subito, o resterà l’alone ad imperitura memoria;


Allora? Volete provare?

Consiglio d'ascolto: Frozen - Madonna

Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo

Wednesday, January 2, 2013

Catrice Ultimate Shine #100- Fall-ing Leaves



Il post di oggi è dedicato ad un altro prodotto acquistato in Germania nel 2011, presso il drugstore Ihr Platz a Bismarck Strasse. È un rossetto della Catrice (che non ha bisogno di presentazioni, lo so ) della serie Ultimate Shine, che presenta colori naturali ed una formula che arricchisce, idrata e cura le labbra durante l'applicazione.

Tuesday, January 1, 2013

Hi there!




Ebbene sì, ce l'ho fatta!
Sono su blogspot anche io, e stavolta per restare!
Ho preso tutte le mie boccette di smalto, i rossetti, gli ombretti, i mascara, insomma baracca e burattini e mi sono spostata su questa piattaforma, e quale miglior data del 1 Gennaio?
Il link è diventato
http://therealbeautycase.blogspot.com
Aggiornate il vostro browser, grazie.
Le regole sono sempre le stesse: qui ci sono i miei post, le mie impressioni, i miei cosmetici e le foto che scatto loro. Tutte le mie impressioni sono oneste, e non dettate da preconcetti, (sgrammaticate) cartelle stampa o, peggio ancora, piaggeria dettata dal ricevimento di prodotti da testare (a volte capita e in questo caso sarà sempre mia premura avvisare il lettore. Per correttezza).
L'inaugurazione vera e propria la faremo il 1° Marzo, spero che per allora sarò riuscita a spostare tutto tutto tutto qui sopra (RISATE). Perché non mi dite mai che scrivo così tanto?
E adesso, via con lo spettacolo!!!
Acque pacate e dolci risate, ecc. ecc.