Dodicesima puntata! Benvenute su Plutone, il più grande dei pianeti nani del nostro sistema solare. Dice, e perché l'hai incluso nel novero dei pianeti veri e propri? Cerere e gli altri che t'hanno fatto di male? E soprattutto: che diamine è un pianeta nano?
Niente. È che Plutone mi fa tenerezza, è passato da pianeta quasi più grande di Mercurio (1930-1978) a pianeta nano (2006). Insomma, il catasto interstellare lo ha ridimensionato, poveraccio. A voi non ispira tenerezza? Ma sì che ve la ispira...
(Per sapere cosa diamine siano i pianeti nani, cliccate qui.)
(Sorry mates, I'm in a hurry and I don't have time for translate this non sense. Please, use the translate widget!)
Il colore di oggi è il nero e la scelta di oggi è Layla Mirror Effect #08 Black As Ebony.
(Che è nero solo sulla carta, ma questa è un'altra questione.)
La linea Mirror è uscita nella primavera del 2012 e sembrava, almeno sulla carta, una rivoluzione: finalmente una casa italiana si era decisa a svecchiare il mercato dei finish e a tentare l'avventura dei metallici. Metallici cromati. A specchio.
Voi lo vedete a specchio?
Io no.
Ma andiamo con ordine.
Queste sono le foto che ho scattato in un bella giornata di sole pieno; l'esposizione era all'ombra, come per le fotografie degli altri metallici della serie. E non mi pare che il discorso sia proprio lo stesso.
Il colore, dicevo, non è nero, nonostante i proclami sulla boccetta. È un grigio con dei riflessi grigio-verdi (quasi verde oliva, sacrebleu!)in certe angolazioni.
L'effetto metallico c'è, ma poco efficace. Dalle foto promozionali ci si aspettava qualcosina in più (la sottoscritta si aspettava qualcosina in più), e devo confessare che se non fosse un regalo della mia amica Stefania, non avrei mai comperato uno smalto di questa linea. Il pennello è poco gestibile e, soprattutto, l'asciugatura è troppo rapida. Fa massa. E se uno smalto shimmer o una lacca si possono in qualche modo gestire, un cromato che fa massa è il peggior incubo di una smaltara. Più dei segni del pennello (che come vedete non mi sono fatta mancare nemmeno stavolta, sempre sul medio sinistro).
L'effetto metallico c'è, ma poco efficace. Dalle foto promozionali ci si aspettava qualcosina in più (la sottoscritta si aspettava qualcosina in più), e devo confessare che se non fosse un regalo della mia amica Stefania, non avrei mai comperato uno smalto di questa linea. Il pennello è poco gestibile e, soprattutto, l'asciugatura è troppo rapida. Fa massa. E se uno smalto shimmer o una lacca si possono in qualche modo gestire, un cromato che fa massa è il peggior incubo di una smaltara. Più dei segni del pennello (che come vedete non mi sono fatta mancare nemmeno stavolta, sempre sul medio sinistro).
L'ideale sarebbe riuscire a dare una sola, singola mano di prodotto. Mica facile. Perché il colore e la coprenza (???) ideali si ottengono con due passate. Quindi, io ho fatto così: Aqua Base come base e ho passato il colore da sinistra verso destra, cercando di non ripassare al centro dell'unghia e di non lasciare antipatiche zone scoperte.
Il risultato non è perfetto (anzi), ma è il meglio che sono riuscita ad ottenere.
Cara Layla, forse dovresti studiare meglio la formula di questi smalti. O il pennello. O tutte e due le cose assieme.
Fossimo al liceo, te la saresti cavata con una sufficienza stiracchiata, che ottieni solo con la durata buona dello smalto sull'unghia.
Fanciulle, io vi lascio alle altre foto. Ricordate di fare un salto a trovare le mie amichette, vero?
La canzone del giorno?
Ebony and Ivory, che domande!!
Buon fine settimana, fanciulle e fanciulli all'ascolto!
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo