È un po' di tempo che sono assente dal blog, per un motivo o per l'altro, ma oggi ci tenevo a partecipare al penultimo appuntamento della Battaglia dei Pianeti. Che prevede il menù? Una nail art, per oggi e per venerdì prossimo. Come avrete visto sulla nostra bacheca su Pinterest, oggi è stata la volta delle galassie (siamo pur sempre uscite dal Sistema Solare, giusto?), e potevo farmi scappare l'occasione di un viaggetto (un po') fuori porta?
Benvenute su Andromeda!(Sorry, my friends, but I'm in a hurry. Again. Feel free to use the translate widget to red this interstellar non-sense. ♥)
La Galassia di Andromeda è la nostra vicina di casa. Assieme alla Via Lattea (la Galassia vera e propria) e alla Galassia del Triangolo, è tra le più grandi delle circa cinquanta galassie che costituiscono il Grande Gruppo Centrale, una sorta di condominio per ammassi stellari. Se siete curiose di conoscere il resto della storia di questa costellazione, dalla classificazione di Messier in poi, vi consiglio di visitare il link sopra. ♥
L'ammasso stellare da cui prende spunto la mia creazione (RISATE) è la nube stellare NGC206, la più grande all'interno della Grande Nebulosa di Andromeda.
Sicché, ho seguito il tutorial di Asami e quello di Sarah di Chalckboard Nails, ho preso qualche smalto dal cassetto et voilà!
La base è Black Crème di Wet n wild. Due basi per avere un fondo nero e solido, senza riflessi, sbrilluccichii e simili. Ho poi preso una spugna da trucco (H&M, un blocchetto di circa dieci spugne ad 1,50 euro), l'ho cannibalizzata in tanti piccoli pezzi, ed ho iniziato con le spugnature.
Il primo è stato Coral Star di China Glaze, con un bel riflesso corallo che sul nero è uscito un po' smorzato. Poi ho aggiunto French Créme White di wet n wild, ho mischiato i due colori ed ho aggiunto qualche macchia di bianco. Quindi è stata la volta di Let Me Go di Sinful Colors, che ha dato il suo bel riflesso verde. Un goccio di Disturbia (wet n wild megalast color viola), un altro goccio di bianco et voilà.
Poi è stata la volta dei glitter.
Non amo disegnare punti bianchi all'interno delle galaxy, perché mi piace di più l'idea della galassia al telescopio. Preferisco usare i glitter, che ce ne sono di varie dimensioni e rendono meglio (a mio parere eh) le distanze tra le stelle.
Ho dato una spugnatura con Blue Wants to Be a Millionare (wet n wild fastdry), un glitter holo su base celeste. Per le stelle più vicine, ho usato, invece, China Glaze Liquid Crystal.
Mi raccomando: sigillate il tutto con un top coat. La mia salvezza è il Seche Vite (Santo Subito).
Sarò sincera. Provai la galaxy anni fa, seguendo il tutorial di Asami su youtube e venne una cannonata. Fa-vo-lo-sa. Il problema è che da brava sciocca non ho scattato nemmeno mezza fotografia, e non ho più riprovato a ripetere l'esperimento se non nelle ultime due settimane. E questo è il meglio che sono riuscita a fare. Dopo tutto, l'allenamento rende perfetti, giusto?
Il consiglio che mi sento di dare a chi volesse provarci, è quello di andare per gradi. Ricordate: il troppo stroppia. Andate pian piano, aggiungendo un poco alla volta i colori - tenete conto che potrete sempre aggiungere colore in un secondo momento, mentre è quasi impossibile toglierlo.
L'unico mio cruccio sono le foto. Purtroppo stamattina il sole se ne è rimasto a poltrire fino a tardi tardi tardi, sicché...
Ed anche per oggi è tutto! Mi raccomando di fare un salto a trovare le mie compagnucce di astronave. Noi ci vediamo venerdì prossimo per l'ultimo appuntamento con la Battaglia dei Pianeti. Preparate i fazzoletti!