(Valentino)
Per la pietra del mese di Giugno dobbiamo tuffarci dove l'acqua è più blu. Va in scena la perla, legata al Segno Zodiacale del Cancro. Quindi, oggi tocca a me.
La perla non è esattamente una pietra preziosa, in quanto si tratta del processo di "digestione" di un corpo estraneo (sabbia, frammenti di conchiglia) all'interno di un mollusco bivalve (l'ostrica). È un qualcosa di organico come il corallo, seppur il corallo è vivo e vegeto sino a quando non lo si estirpa dalla colonia, mentre la perla no.
Esaurito l'Angolo SuperQuark, che mi sono inventata per riprodurre la perla?
Uno smalto perlato.
Uno smalto perlato.
Ovvio.
China Glaze Oh La La White Pearl fa parte della collezione French Bliss che risale alla primavera del lontano 2003. French Bliss comprendeva una serie di otto smalti, quattro crème e quattro perlati, più un top coat anti ingiallimento.
White Pearl è uno smalto color avorio, il classico bianco perlato che le nostre mamme avevano nel cassetto negli anni '70-'80. Il mio fa parte di un seti di due smalti, Ooh La La Peach Pearl (sì, Peach Pearl è l'altro compagno di merende), che ovviamente ho scordato di fotografare. E siccome questo è un post programmato, ciccia. Sarà per un'altra volta.
Ho steso due mani di prodotto, e come potete vedere nella prima foto rende egregiamente l'aspetto lattescente delle perle.
Io ho voluto giocare con i colori, perché a volte le perle possono avere anche dei microriflessi rosati. E ho steso quindi un velo sottile sottile di China Glaze Rainbow. Che non comprende tutti i colori dell'arcobaleno, ma uno shimmer tra viola e rosa. È uno degli smalti più sheer in mio possesso, e di solito tendo a stenderlo su una base scura, per far uscire fuori i riflessi. Da solo potrebbero volerci anche tre o quattro mani per avere una coprenza accettabile (non dalla sottoscritta).
Riuscite a vedere il riflesso rosa?
Con una sola mano di prodotto, purtroppo non si vede molto bene (mentre in boccetta sì), ma ho preferito non abbondare anche perché a quel punto il rosa sarebbe uscito troppo carico, e con il caldo che fa in questi giorni, la mappazza è dietro l'angolo.
China Glaze Rainbow si trova ancora, con un pochino di difficoltà, ma niente di insormontabile. È un ottimo dupe per Chanel Intermezzo, qualora foste interessate.
Personalmente, non indosso molte perle. Mi piacciono, col loro colore lattescente e freddo che ricorda la luna; non amo che vi sia lo sfruttamento delle conchiglie, alla base delle perle. Un po' come per il corallo. Diciamo che ricorro alle perle solo in casi rari ed importanti. Ché il filo di perle al collo è quanto di più elegante io riesca a concepire, come gioiello. E mi piace molto l'usanza di tramandarle, di madre in figlia. Occhio, però: le perle portano lacrime. Assicuratevi di dare una monetina a chi vi regala le perle, così da spezzare la maledizione. Come si dice, non è vero, però ci credo.
Posseggo pochi smalti perlati nella mia collezione, e ricordano quasi tutti l'effetto madreperlaceo di Chanel Intermezzo. Che a sua volta riprende il madreperla degli anni '80. Uno dei miei primi smalti - fregato spudoratamente a mia madre - era lattescente, con dei riflessi tra celeste e verde. Non potevo sfoggiarlo, anche perché avrò avuto sì e no otto, nove anni, e le mie unghie erano un disastro totale, ma ero comunque affascinata da quella boccetta. Si vede che era destino!
E voi?
Come vi trovate con gli smalti perlati?
Li amate e vi piacicono perché ne basta una sola mano per essere a posto, oppure li vorreste vedere eliminati dalla faccia della Terra?
Fatemi sapere i vostri gusti in merito, lo spazio dei commenti è a vostra disposizione. E prima di salutarvi, vi ricordo di fare un salto a vedere le perle che le mie amiche di boccetta hanno tirato fuori dal loro cassettone.
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo
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