Luce indiretta, esterno giorno |
Continua la mia ricerca del nude perfetto.
Il nude perfetto è quel colore il più possibile vicino alla propria pelle. Quello che si usa per la mannequin, insomma. E che risulta sempre più un mezzo miraggio.
Deborah Prêt A Porter #77 Royal Purity è una lacca declinata nell'elegante color nude. Quelle che vedete sono due passate veloci veloci. Asciugatura decorosa e durata decente. Dico "decente" perché resisto con difficoltà con uno stesso smalto per più di quarantotto, settantadue ore. Se questo avviene è, in sostanza, in due occasioni: o sono davvero innamorata di quel prodotto, oppure non ho avuto tempo per cambiarlo. Succede. Oggi meno che ieri, ma succede.
Purtroppo, non è proprio il mio colore. Anzi. È un filo più marrone che color carne (che dovrebbe tendere più al rosa, n'est-ce pas?), a meno di non essere delle bambole di fanghiglia semovente. Il problema di questa linea è che non ha i tester, con il nastro adesivo a disposizione delle clienti. E io mi chiedo, cosa ci voglia. Tanto, le vandale aprono lo stesso la boccetta, la pastrugnano e la rimettono a posto.
Ombra, esterno giorno |
Dice, ma che te ne fai di uno smalto nude?
Un nude nel cassetto serve (Ma una spaghettata di ca**i tuoi mai?). Perché non si sa mai. metti che domani trovo un impiego ma che nel suddetto impiego io non possa sfoggiare da brava ardita un bell'olografico verde pavone; che faccio, dico "grazie, no grazie", oppure mi converto al nude 9/17?
E poi il nude è elegante, diciamola tutta. Personalmente, ritengo sia l'epitome di quanto sostenuto da Ludwig Mies col suo lapidario: "Less is more".
E poi, devo dire che il mannequin mi intriga. Per la sfida di trovare IL mio nude. Mica per altro. Magari, quando l'ho su scopro che mi fa orrore, ribrezzo e raccapriccio e tolgo tutto all'istante; ma la vita non è una continua e costante ricerca?
(Ammazza quanto sono filosofica, stanotte. Mi faccio paura da sola...)
Ombra, esterno giorno |
Poi c'è anche un'altra questione, mica da poco.
Io sono un'ex-onicofaga. Ho smesso di mangiarmi le unghie a diciassette anni, dopo vette di inenarrabile stupidità. La ricrescita dei miei mignoli assomiglia ad un'ipotenusa che avrebbe fatto la felicità di Pitagora, tanto si sviluppa in diagonale. In diagonale sghemba, aggiungerei io, ma poi il Pitagora s'arrabbia e non si fanno arrabbiare i filosofi/matematici. Specie se mezzi conterranei.
La mia ricrescita, dicevo, è abbastanza arretrata, e quando le unghie sono lunghe... si vede. Si vede in trasparenza e si vede anche con quei finish famigerati, come i jelly ed i glitter. Sicché, un barbatrucco è quello di stendere un nude come base, come spiegato qui.
Ombra. Giuro, è meno oliva di quanto appaia in foto |
Ombra, again... |
Io sono chiara, ma non ho ancora capito se il mio sottotono sia caldo o freddo - no, non entrerò nel ginepraio dei trucchetti per individuare il proprio sottotono. E no, non vi proporrò la sequenza delle sigle di MAC: i fondotinta professionali servono a rendere neutre le varie carnagioni, e quindi a boicottare il sottotono. E poi, tutto dipende dall'uso che si deve fare di un prodotto. Io ho acquistato un correttore allo scopo precipuo di minimizzare le occhiaie; tale correttore sarà di necessità tendente al giallo, per contrastare il blu dei cerchi attorno agli occhi.
Tornando indietro, la mia carnagione è chiara e, credo, tendente al rosa. Credo. Ché in questa vita non si sa mai. Però trovare uno smalto che faccia scopa con la mia carnagione - o almeno con quella delle mani, è una mezza impresa. O si vira sul marrone, o si vira sull'avorio. E va bene essere chiare, va bene essere mozzarelle a spasso, ma chiara come una colonna dorica... no!
Luce indiretta, esterno giorno |
In sostanza, la mia ricerca del nudo ideale continua. Proprio quando pensavo di esserci riuscita. Pazienza.
Se avete idee, spunti, suggerimenti, non esitate e fatevi avanti. Sarò lieta di gettarmi nella mischia. Come se mi mancasse la scusa per aprire il portafogli...