[NOTD] Color Club WHAM! POW!







Quando il tempo è brutto l'umore pensa ad impiccarsi al primo ramo di bonsai disponibile. 
Non avendo bonsai in casa, e parendo brutto davvero appendersi al tubo del termosifone, che si fa per risollevare l'umore ed evitare che scivoli giù, giù, giù lungo abissi da esplorare che farebbero impallidire Majorca stesso?
Semplice.
Si apre il cassetto e si tira fuori un neon. Di quelli da schiaffo in un occhio. Di quelli che si vedono anche al buio.
Come lui. WHAM! POW! di Color Club.



WHAM!POW! fa parte della collezione POPtastic della primavera 2010 di Color Club, piena zeppa di neon e dedicata alla POP ART, manco a farlo apposta. Lui richiama nel nome Roy Lichtenstein ed il suo quadro forse più famoso, intitolato, appunto, WHAAM! 



WHAM!POW! è un arancione neon, che qui vedete acceso, ma più tendente al pesca, vero?
Bene. Scordatevi tutto ciò. Nella vita reale è il colore delle tute dell'Anas, quell'arancio acceso che si trovava solo negli evidenziatori di inizio anni '90, capaci di farti saltare le retine al primo sguardo. le tue e quelle di tre quarti della tua palazzina.




Due mani di prodotto su Snow Me White di SinfulColors (anche qui, due mani sottili). Asciuga in tempi rapidi, per cui se avete pazienza che sia asciutta la base bianca (no, non quella di Gundam), ve la caverete in poco tempo.
Capisco che quattro mani di smalto scoraggino anche i cuori più arditi, ma è indispensabile stendere un bianco che faccia da base ad un neon per ottenere quest'effetto e far uscire alla luce del sole tutta la bellezza di questo colore. Forse un po' acceso e forse attira un po' troppo l'occhio (curate le pellicine!), ma ci sono momenti in cui la cormoterapia si dimostra utile. Specie quando il cielo è una mezza schifezza che non sa nemmeno lui che pesci pigliare.






Il bello dei neon è che spiccano, hanno carattere e infondono anche buon umore. Almeno, a me succede così. Il brutto è che, essendo la fiera della stratificazione, sono delicati. Se, come me fate docce a temperature proibite dalla Convenzione di Ginevra, o se fa molto caldo, c'è il rischio che si rovini all'istante. Così come se passate tutta la giornata in spiaggia ("Spiaggia? Cosa essere questa cosa?"). Donne avvisate, mezzo salvate.






Se siete sopravvissute, e stavolta per davvero, all'overdose e all'implosione delle vostre retine, vi meritate un premio. Vero? Beh, io me lo merito. Ecco perché vi trovate gli WHAM! come consiglio d'ascolto, nella speranza che colorino il vostro sabato. Noi ci vediamo la prossima volta.


(Ma quanto era FIGO George Micheal da gggiovane?!)


Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo

 

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