MAC Up The Amp





 Con la bella stagione, complice il sole e l'aria aperta, mi è tornata la voglia di tirare fuori i miei rossetti. Oggi vi mostro il migliore in assoluto tra quelli in mio possesso, MAC Up The Amp della linea Amplified.

Lo confesso: non ho molti prodotti della MAC. Un contorno occhi, un concealer, uno smalto ed un rossetto. Lui, Up The Amp. Quello che mi frena è il prezzo, non proprio economicissimo, sicché, una tantum (molto una tantum), mi regalo qualche piccolo sfizio. Up The Amp è uno di questi. Ero entrata in negozio alla ricerca di Dark Knight - che ovviamente non c'era - e trovo lui. L'occhio mi ci va a finire sopra per caso, per purissimo caso, perché ho sempre evitato come la peste i rossetti rosati che virano sul viola. Su di me, bianca mozzarella pronta per la pizza Margherita, regalano lo sgradevole effetto dell'affogata in vacanza. Però, quando l'ho provato sul polpastrello (i rossetti NON si provano sul dorso della mano, che è più pigmentato, ma sul polpastrello, per avere un'idea il più precisa possibile di come il colore apparirà sulle labbra) ho avuto un'epifania di quelle che avrebbero fatto impazzire di felicità Joyce.
Ho capito subito che si trattava del mio colore.






MAC suddivide i suoi rossetti per finish. Sì. Finish. Come lo smalto. E se ci pensate bene, anche il rossetto ha una tenuta ed un effetto diverso sulle labbra. Esistono rossetti frost, con un accento metallico, rossetti cremosi, rossetti satinati, rossetti lucidissimi e rossetti più leggeri. Gli Amplified sono quei rossetti cremosi con una buona resistenza. Durano a lungo, dalle quattro ore in su, non seccano le labbra, si stendono che è un piacere, non sbavano, non vanno a farsi giretti strani sui denti, non colano. Io posso stendere un Amplified anche senza la matita contorno labbra e lui se ne resta lì. Al suo posto. Non deborda, né mi si spatafascia sul mento se bevo qualcosa.

Ombra

Sole diretto

Questo signorino ha un prezzo decisamente alto - adesso dovrebbe aggirarsi sui 19 euro, in un MAC store, qualcosina in più se lo acquistate in uno dei corner da Coin - ma credetemi se vi dico che li vale tutti, sino all'ultima goccia.
Per prima cosa, non mi fa sembrare una morta in vacanza. Il colore è particolarissimo, perché sembra a metà tra viola e rosa; invece è un lavanda, come lo definiscono sul sito MAC. Il che significa che ha una componente blu che fa sembrare i denti più bianchi (e per me che sono tè dipendente è un miracolo!) e si sposa alla perfezione col mio incarnato.
Sembra di non averlo addosso. Io me ne dimentico proprio. E può sembrare assurdo, lo so, ma un buon rossetto, come un buon fonditinta o un buon fard dovrebbe sposarsi con l'incarnato e col maquillage così bene da farmi dimenticare che sono truccata. Perché a quel punto ho raggiunto l'equilibrio perfetto. E il mondo intero cambia. Si capovolge. Upside Down, come dicono oltre la Manica.





L'ho indossato oggi. Per andare a fare la spesa. Perché il colore non è niente di trascendentale - a patto di abbinarlo ad una semplice linea di eyeliner e mascara - e veste le labbra senza risultare aggressivo, pacchiano ed esagerato.
Mi rendo perfettamente conto di come possano esistere altre alternative ad un prodotto così costoso, ma credetemi: non sono altrettanto valide. E non ve lo dice una che con MAC ha partnership o cose del genere (Chi? IO?! Ahahahahahahahah), né con chi dà fiato alla bocca e compra MAC perché va di moda. Questo rossetto l'ho comprato coi miei sudati soldi. E non me ne sono pentita. Perché nessun altro rossetto avrà tutte assieme le caratteristiche di Up The Amp. E la durata e la cremosità sono la cosa più importante in un rossetto. Perché se è vero che anche il più bel rossetto muore se indossato su delle labbra screpolate, è altresì sacrosanto che anche il colore più speciale dell'universo è orrendo quando comincia a seccarsi sulle labbra. Cosa che accade spesso con molti mat.
E dura. Sapete questo quando l'ho comprato?
Nel 2009, di ritorno dal concerto dei Muse a Bologna (Novembre).
Ed è ancora perfetto. Non ha subito variazioni nel colore, non si è seccato, non ha perso scrivenza, non si sono formate quelle antipatiche perle di colore sul dorso - quando succede è segno che il rossetto è oramai buono per la pattumiera. Costerà più dei vari KIKO, Wjcon, Pupa e Deborah, ma è una spesa che ammortizzerete nel tempo.
Certo, molto dipende anche da come siete fatte voi, perché c'è chi preferisce comprare pochi rossetti e spremerli fino all'osso, e chi, invece, vuole avere l'imbarazzo della scelta quando apre il cassettino. Ma se siete alla ricerca del colore della vostra vita, io vi consiglio di fare un salto da MAC e dare una sbirciata. Scommettiamo che trovate il vostro rossetto?
In tal caso, date una chance a Up the Amp. Sta bene praticamente a tutte. Non ci credete? E allora... provatelo!
Grazie per essere passate e aver letto fin qui.

Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo

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